Trekking d’autunno: consigli pratici
L’autunno è una stagione meravigliosa in cui andar per boschi e borghi storici camminando, specialmente in Italia dove, ad eccezione delle aree alpine, le temperature sono gradevoli e miti spesso per tutto il mese di Ottobre. Ecco alcuni consigli pratici per il trekking in questa stagione!
Le giornate sono più brevi
Una delle prime cose che può coglierci impreparati durante i trekking di questa stagione è la lunghezza delle giornate. Infatti dal 21 giugno, il solstizio d’estate, ogni giorno si accorcia un po’.
Questo non è un problema, è sufficiente avere con sé le giuste attrezzature per far fronte ad una escursione che va per le lunghe, magari oltre il tramonto.
Il crepuscolo ha un fascino particolare, in questa parte della giornata si possono osservare con più facilità gli animali selvatici.
Proprio al tramonto infatti diverse specie animali escono allo scoperto per andare a caccia e alla ricerca di cibo.
Inoltre la particolare inclinazione del sole e il tasso di umidità dell’aria consentiranno al trekker di osservare (e fotografare) meravigliosi tramonti.
Ecco perché le prime due cose da mettere nello zaino sono la torcia e la lampada frontale.
Per chi va a camminare nella natura per le prime volte, è facile farsi sorprendere dall’oscurità e avere difficoltà a individuare e leggere la segnaletica sul sentiero.
Cambiamenti repentini del tempo
Lo sappiamo bene ma, spesso, ce lo dimentichiamo.
Magari usciamo di casa la mattina con un bel sole alto nel cielo, una temperatura quasi estiva e la nostra mente ci riporta immediatamente indietro nel tempo di qualche mese.
Ma ricordiamoci sempre che non siamo a luglio o ad agosto ma in autunno e il clima può cambiare veramente in fretta, specialmente nelle aree montane, senza considerare la considerevole escursione termica tra il giorno e la sera.
Anche questo non è un problema, a patto che si scelga il giusto abbigliamento e le attrezzature corrette.
In autunno è come avere due stagioni nello stesso giorno, possiamo passare da temperature estive nella parte centrale della giornata a un antipasto di inverno verso sera.
La scelta dell’abbigliamento, anche per un trekking giornaliero, dovrà rispettare questa bipartizione della giornata. In pratica significa che l’escursionismo autunnale permetterà di vivere bellissimi cieli soleggiati e piogge rinfrescanti tutti nello stesso giorno.
Vestiti di scorta nello zaino
Proprio i repentini cambiamenti atmosferici impongono di avere sempre nello zaino dei vestiti di riserva, qualche grammo in più da portare sulle spalle che sarà però prezioso al calare del sole.
Nelle giornate di sole, durante il giorno, si può tranquillamente camminare con una maglietta a maniche corte, ma nello zaino devono assolutamente trovare spazio un buon pile, da indossare sopra la maglietta come strato termico e una buona giacca impermeabile, da utilizzare in caso di pioggia o umidità.
Veniamo ai pantaloni. Quelli corti andrebbero lasciati nell’armadio, se la giornata è particolarmente calda si può optare per una soluzione di compromesso, come i pantaloni convertibili.
Si tratta di quelli con le zip per sganciare la parte inferiore delle gambe, trasformandosi in pantaloni corti.
Ultimi ma non ultimi sono i guanti, il berretto, e la coperta isotermica, anche se il meteo prevede sole tutto il giorno e le temperature sono superiori alla media, per le escursioni autunnali è sempre bene trovare uno spazio per loro.
Occhio all’orientamento
Abbiamo parlato delle giornate che si accorciano, dei cambi di meteo repentini e della possibilità di imbattersi in improvvisi temporali.
Questo ventaglio di possibilità ci suggerisce non solo di avere attrezzature e abbigliamento di emergenza nello zaino ma, anche, di riuscire sempre ad orientarci senza problemi.
Il buio e la pioggia possono facilmente farci perdere di vista qualche segnale lungo l’itinerario.
A meno che non si conosca molto bene il territorio (ma anche in questo caso meglio non fidarsi troppo del proprio orientamento) è sempre meglio avere con se uno strumento che ci aiuti a seguire il tracciato dell’itinerario.
Lasciano da parta la bussola e la cartina, comunque ottimi strumenti per chi ha un po di pratica nel loro utilizzo, a favore di due strumenti più moderni e facili da utilizzare:
Navigatore GPS
- Resistente agli urti.
- Molto preciso.
- Migliore ricezione.
- Lunga durata della batteria.
- Prezzo elevato.
- Necessità di aggiornamenti
App Smartphone
- Gratis o prezzo contenuto.
- Facilmente aggiornabile.
- Scarsa autonomia.
- Rischio rotture.
- Ricezione segnale.
- Minore precisione.
Senza perdersi troppo in sottili confronti, possiamo dire che l’app dello smartphone va più che bene per escursioni giornaliere abbastanza semplici.
Mentre in caso di trekking di più giorni o lungo itinerari particolarmente difficili, in cui sbagliare bivio potrebbe significare trovarsi in condizioni critiche, meglio optare per un navigatore GPS.
Protezione solare
Anche d’autunno ci si scotta, come abbiamo detto più volte, può capitare anche in questa stagione di trovare giornate in cui il sole picchia forte, senza adeguate protezioni rischiamo di ustionarci la faccia o la testa.
Meglio non dimenticare mai il cappellino, gli occhiali da sole e la crema protettiva, tutti oggetti che pesano poco e occupano uno spazio minimo, ma che possono evitarvi delle esperienze poco piacevoli.
Speriamo di aver dato un’utile panoramica generale sul trekking in autunno, una stagione spesso sottovalutata dagli amanti del turismo lento, ma che può regalare invece esperienze davvero uniche.
Tratto da: www.trekking.it
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