Jonio: tra oriente ed occidente
Quello specchio d’acqua che divide Grecia e la Calabria, solcato nei secoli da navi e popoli,.tra l’VIII e il V secolo a.C. fu teatro di una vera e propria ondata migratoria, che portò uomini dalla Grecia a cercare fortuna nelle terre dell’Italia meridionale.
Per chi veniva da una terra aspra e incapace di nutrire una popolazione crescente, quelle coste dovettero sembrare una sorta di paradiso: avevano pianure solcate da fiumi, abbracci di colline a protezione dall’entroterra, porti naturali per ancorarvi le navi e provare a costruirsi un nuovo futuro.
Non a caso, molte delle colonie che i Greci fondarono in quella che venne chiamata Magna Grecia divennero più grandi e potenti delle città madre in Grecia.
Città come Rhegion (Reggio Calabria), Sybaris (Sibari), Kroton (Crotone) e Lokroi Epizephyroi (Locri Epizefiri) divennero così floride e potenti da fondare a loro volta altri insediamenti. Solo le invincibili legioni di Roma, attorno al 280 a.C., riuscirono a privarle della loro autonomia.
Visitare oggi le tracce del passato della Calabria significa incontrare aree archeologiche di suggestiva bellezza e musei con collezioni ricchissime.
Ma questa terra è stata abitata e riedificata (anche a causa dei terremoti che periodicamente l’hanno devastata) per secoli, e spesso è difficile individuare le tracce dell’epoca più antica.
Sicuramente la Calabria era al centro del mediterraneo. Crocevia di culture e popoli dove Oriente ed Occidente si uniscono, si mescolano.
Secoli di storia si leggono negli occhi della gente, nei costumi, nei nomi e nel paesaggio.
Grecia e Calabria, Oriente ed Occidente divise dal mare ed unite dalla storia.
Percorreremo insieme e vi accompagneremo in un viaggio dove il tempo si è fermato ed ha deciso di rimanere.
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